Un monologo che indaga sulle problematiche della maternità “over 35” e della sterilità femminile; una tematica che l’odierno stile di vita rende più che mai attuale. Fino a dove riesce a spingersi l’istinto materno di una donna che, passati i 35 anni, una relazione stabile e felice, un lavoro gratificante, decide che è arrivato il momento di avere un figlio? La protagonista di questa commedia arriva alla risposta attraverso una strada tortuosa, fatta di tentativi, fallimenti, di esami medici e cure pesanti; punteggiata dai consigli di parenti e amici, da critiche più o meno velate. Sarà proprio questa consapevolezza raggiunta a regalare al pubblico un finale commovente e inaspettato.
La drammaturgia di “Stasera ovulo” possiede un’incantevole, trascinante armonia, trattando un tema tanto toccante come il desiderio crescente, ossessivo di maternità. Un testo meravigliosamente denso e leggero, colto e fresco, che, mescolando dramma e comicità, ha ispirato una costruzione teatrale in cui parola, corpo e scena sono attraversati da un’ilarità feroce e commovente.