Sono stati annunciati i nomi dei vincitori della 3° edizione del Premio Drammaturgico "Antonio Conti", quest'anno suddiviso in tre categorie ("Mai rappresentati", "Mai rappresentati under 35", "Già rappresentati"). La Giuria finale, presieduta da Edoardo Erba, drammaturgo, regista teatrale, sceneggiatore e accademico, e composta da Pierfrancesco Giannangeli, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e giornalista de "Il Resto del Carlino", Michele Pagliaroni, Direttore Artistico del C.T.U. “Cesare Questa” dell’Ateneo di Urbino, ha deciso di premiare i seguenti testi:
per la categoria "Mai rappresentati":
1. QUELLA NOTTE ALL'IDROSCALO di Carlo Selmi, primo premio.
Motivazione - Scritto in un romanesco iperrealista ed efficace, il testo ci invita a rileggere la storia dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini da un punto di vista originale e inquietante. Si tratta di una ricostruzione audace, che potrebbe essere vicina a una verità che - a quasi cinquant’anni di distanza dal delitto - è ancora lontana dall’essere chiarita. I personaggi sono ben delineati, il succedersi delle scene ha un ritmo incalzante e la storia risulta avvincente. L’ambiente delle borgate romane, evocato da personaggi ambigui e disperati, è convincente e la macchinazione di agenti segreti cinici e confusionari è credibile nell’atmosfera di guerra civile strisciante che caratterizza l'Italia del 1975. Il tono è drammatico, teso, e rifugge la retorica. Insomma un buon lavoro, che merita di andare in scena e di contribuire alla discussione su uno dei fatti più inquietanti della recente storia italiana.
2. LA ZATTERA DI GERICAULT di Carlo Longo, secondo premio.
Motivazione - Lavoro ben strutturato, sicuramente frutto di una documentazione attenta e intelligente. Per raccontarci del pittore francese Gericault e del suo celebre quadro La Zattera della Medusa, l’autore procede a ritroso, servendosi di un espediente teatrale di grande efficacia: la tela del famoso dipinto perde man mano elementi, fino a diventare bianca e poi a sparire nel momento finale, quando il protagonista viene a sapere la notizia che genererà l’idea del quadro. Particolarmente riuscita dal punto di vista drammatico la storia del naufragio, narrata in prima persona da uno dei protagonisti. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e le loro battute, talvolta un po’ didascaliche, sono tuttavia interessanti, puntuali e riescono a calarci nel dramma che si svolge nell'anima tormentata del giovane pittore francese. Un testo che arricchito da altri personaggi e vicende potrebbe tranquillamente diventare una serie televisiva di successo.
per la categoria "Mai rappresentati under 35":
Segnalazione per IL PUBBLICO di Salvatore Zappia.
Motivazione - Il testo racconta la storia di un comico, dalla gavetta all’improvviso successo e all’altrettanto rapido oblio. Il protagonista, ossessionato dal pubblico che - complici alcol e droga - vede sempre presente nella sua vita, si rivela un uomo violento, ingrato e incapace di sostenere l’urto psicologico del successo. Nel finale la vicenda diventa tragica e vi si consuma un omicidio inaspettato. Sebbene non sempre risolto, il lavoro contiene spunti brillanti e talvolta geniali. I tre protagonisti sono personaggi vivaci e originali e il ritmo della vicenda è incalzante. Siamo sicuri che il lavoro può migliorare durante le prove per la messa in scena: ne potrebbe uscire un interessante spaccato della vita dei comici, sulla scia di Comedians di Salvatores e della serie televisiva La fantastica signora Maisel.
per la categoria "Già rappresentati":
Segnalazione per SILVIA di Federico Maria Giansanti.
Motivazione - È un testo a tre personaggi, che racconta di un amore adolescenziale: contesa da due ragazzi, una ragazza di colore alla fine subisce le drammatiche conseguenze di una sfida insensata. Scritto con sensibilità, schietto, realistico, il testo indulge talvolta in qualche lungaggine di troppo, mentre diventa avaro di dettagli nel momento in cui la vicenda subisce la svolta decisiva. Tuttavia la storia è ricca di momenti freschi e i tre personaggi sono vivi, ben descritti, prensili e ci trascinano nel vortice dei loro complicatati sentimenti, della loro emotività esasperata ed esasperante, delle loro audacie e delle loro timidezze, restituendoci un quadro non banale dei giovani all’ultima generazione.
Commenta così i testi premiati Edoardo Erba, Presidente della Giuria: "Arrivato alla terza edizione, il premio Conti fa un salto di qualità: cresce il numero dei partecipanti e cresce il prestigio della giuria che, proprio nella prospettiva di un'affermazione del Conti come premio di rilevanza nazionale, si prende la responsabilità di non assegnare due dei quattro premi in palio, nella convinzione che si debbano premiare eccellenze assolute e non relative ai partecipanti. La vincita in danaro e - fatto raro fra i premi - la possibilità di veder rappresentato il proprio lavoro costituiscono due forti stimoli alla partecipazione di autori affermati e non, che trovano nel Conti occasione di mettersi in luce e di verificare - attraverso la messa in scena - l'efficacia di un testo. La direzione del Conti si impegna fin da ora per lanciare la quarta edizione, con l'obbiettivo di una partecipazione ancora più massiccia che, attraverso l'individuazione di nuove eccellenze, porti a dare un reale contributo alla crescita qualitativa della drammaturgia italiana.
Francesco Corlianò, Vice Presidente degli Amici della Prosa, Coordinatore del Premio e del Circolo di lettura sulla drammaturgia italiana contemporanea, dice della 3° edizione del Premio Conti: "Il Concorso di scrittura drammaturgica intitolato al primo Presidente del Festival G.A.D. di Pesaro, Antonio Conti, è giunto alla conclusione della terza edizione e, nonostante il secondo anno di pandemia, siamo riusciti a portare a conclusione la selezione dei cinquanta testi arrivati in concorso. Un ringraziamento agli autori che hanno deciso di partecipare, ai lettori del Circolo di lettura sulla drammaturgia italiana contemporanea e ai giurati finali per aver contribuito, tutti, a portare a casa il risultato".